Alberobello

Alberobello, nel cuore della Valle d’Itria è una cittadina unica in tutto il mondo, conosciuta come “la capitale dei trulli”.

Alberobello si trova in una porzione di territorio della Puglia centrale a cavallo fra le province di Bari, Taranto e Brindisi, nella parte meridionale dell’altopiano delle Murge, nota anche come Valle dei Trulli.

Alberobello in Puglia, uno dei borghi più caratteristici da visitare con i suoi trulli.
Alberobello in Puglia, uno dei borghi più caratteristici da visitare con i suoi trulli.

Qui il paesaggio rurale è pieno di muretti in pietra e masserie, caratterizzato da una folta vegetazione di mandorli ed ulivi tipica del terreno carsico, mentre dalle rocce calcaree e stratificate viene estratto il materiale utilizzato per la realizzazione dei trulli.

Come nasce Alberobello e i suoi trulli?

Oggi Alberobello è un pittoresco centro agricolo della Puglia che richiama turisti provenienti da ogni parte del mondo, attratti dalle tipiche costruzioni in pietra che costituiscono il grande patrimonio architettonico di questo borgo fiabesco.

Ma perché si chiama così e come sono nate queste particolari costruzioni che dal 1996 fanno parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco?

Una panoramica di tanti trulli ad Alberobello, uno dei luoghi più iconici della Puglia.
Una panoramica di tanti trulli ad Alberobello, uno dei luoghi più iconici della Puglia.

L’antica denominazione di questo luogo era Silva Alborelli, come riportato in un antico documento del 1481 con il quale Re Ferrante I d’Aragona investiva i Conti Acquaviva di Conversano di questo territorio, in cambio dei servizi da loro resi contro i Turchi nella Battaglia di Otranto.

Alberobello nasce quindi tra il 1400 ed il 1500, quando i contadini provenienti dai borghi limitrofi si stabiliscono qui grazie alle agevolazioni offerte loro dai Conti di Conversano. L’unico requisito richiesto era che le abitazioni venissero costruite a secco, senza l’utilizzo di malta, per poter eludere i dazi imposti dal Re di Napoli ai feudatari per i nuovi insediamenti urbani.

Così nacquero i trulli, queste straordinarie opere di ingegneria realizzate con pietre a secco, tanto solide quanto facilmente abbattibili qualora vi fossero delle ispezioni inviate dal Re o in caso di rivolte da parte dei cittadini di Alberobello.

Trulli nel borgo di Alberobello, nel cuore della Puglia.
Trulli nel borgo di Alberobello, nel cuore della Puglia.

Tutto ciò fino al 1797, quando un gruppo di coraggiosi abitanti di Alberobello si rivolse direttamente al Re Ferdinando III di Borbone, ottenendo il titolo di città regia e mettendo fine alla schiavitù feudale ma soprattutto all’obbligo di costruire a secco.

Ma come sono costruiti i trulli di Alberobello?

Una caratteristica sorprendente di queste abitazioni è che, nonostante sembrino abbastanza fragili, la capacità costruttiva dei mastri trullari le ha rese strutture estremamente stabili dal punto di vista statico. La loro tecnica basata sull’utilizzo della pietra calcarea locale, molto abbondante nelle campagne circostanti, ne fa un esempio razionale di utilizzo dei materiali locali ed uno dei primi esempi di architettura modulare nel mondo.

Il proprietario di casa poteva stabilire come far sviluppare il proprio trullo. A partire dal vano centrale, a seconda delle esigenze della famiglia, potevano essere costruiti altri vani adiacenti al principale e se la casa diventava insufficiente poteva essere interamente demolita e ricostruita in maniera più grande e funzionale.

Una delle stradine da visitare ad Alberobello.
Una delle stradine da visitare ad Alberobello.

Percorrendo gli stretti vicoli di Alberobello, in un susseguirsi di bianco accecante e colori vivaci, colpisce subito l’occhio la presenza di simboli sui coni dei trulli, la cui sommità termina con un pinnacolo. Per alcuni studiosi costituisce una sorta di firma posta dai differenti mastri trullari per contraddistinguere il proprio lavoro.

Secondo altri invece l’origine del pinnacolo sarebbe da ricondurre ad una primitiva simbologia magica connessa al culto solare, praticato dai popoli agricoli primitivi e documentato in Puglia fino al I secolo avanti Cristo.

Per costruire un trullo veniva inizialmente realizzato nel terreno un foro per il pozzo. Accanto a questo foro veniva poi realizzato un cerchio o un quadrato che doveva costituire la base dell’edificio. Successivamente venivano posizionati i blocchi grossi e sagomati di pietra calcarea, chiamate localmente chianche, uno sull’altro senza l’utilizzo di malta o altri impasti.

Cupole dei trulli di Alberobello con i caratteristici pinnacoli.
Cupole dei trulli di Alberobello con i caratteristici pinnacoli.

La muratura portante è a secco, con due filari di grosse pietre all’interno delle quali viene riversato del pietrisco o piccole pietre. Con questo espediente all’interno dei trulli si mantiene un microclima ideale, fresco durante l’estate e caldo durante i mesi invernali. In seguito poi si passava a costruire la parte più delicata, cioè il cono con la copertura del trullo, ottenuto con delle chianche più piccole dette chiancole o chiancarelle.

Cosa vedere ad Alberobello

Alberobello è sicuramente una delle principali mete turistiche della Puglia. Girando per le sue stradine e visitando il paese liberamente, è ancora possibile sentire, assaporare e capire quella che era la vita dei cittadini pugliesi, di chi abitava a stretto contatto con il territorio fino a non molti anni fa.

Il Rione Monti

Il Rione Monti sorge sul versante meridionale di Alberobello, occupando un’intera parte della collina. Attualmente nel Rione Monti ci sono circa 1030 trulli disposti lungo 7 strade parallele, anche se originariamente quando nacque il villaggio alla metà del XV secolo i trulli erano una quarantina circa.

Trulli in una delle strade principali del Rione Monti di Alberobello.
Trulli in una delle strade principali del Rione Monti di Alberobello.

Il Rione Monti è la zona dove si trovano i trulli più antichi, datati tra la metà del 1400 ed il 1500, ma oggi è la parte più turistica della cittadina, pienissima di negozi di artigianato e souvenir, laboratori d’arte in cui si lavora la pietra calcarea, la terracotta, preziosi tessuti ed altri prodotti artigianali lavorati con sapiente maestria.

Il Rione Aia Piccola

Nel parte sud-est di Alberobello sorge il Rione Aia Piccola con circa 400 trulli, tuttora abitato, che lascia trasparire meglio quello che doveva essere fino a pochi decenni fa il centro di Alberobello.

Il Rione Aia Piccola di Alberobello.
Il Rione Aia Piccola di Alberobello.

Le aie erano spiazzi e cortili destinati alla battitura del grano e successivamente diventati parte di una specie di masserie urbane. Si trattava infatti di edifici complessi con le abitazioni dei proprietari, quelle dei contadini ed un cortile centrale con un portone di accesso.

Attualmente la zona di Aia Piccola è quella più incontaminata ed autentica del paese di Alberobello, dove non ci sono attività commerciali ed in cui si può sentire quella che era l’unicità di questo borgo pugliese prima che diventasse così famoso nel mondo.

La Chiesa di Sant’Antonio

La consuetudine di costruire trulli non vale solo per gli edifici civili, ma vi è anche un esempio religioso rappresentato dalla Chiesa di Sant’Antonio, collocata sulla sommità del Rione Monti. Anche questa chiesa è a forma di trullo ed è stata costruita tra il 1926 ed il 1927.

Ad Alberobello anche la chiesa di Sant'Antonio è a forma di trullo.
Ad Alberobello anche la chiesa di Sant’Antonio è a forma di trullo.

Su una pianta a croce greca, con pilastri che sostengono archi a tutto sesto, si innesta una cupola alta circa 21 metri a forma di trullo, sormontata da un lucernario a base quadrata, che si integra perfettamente con gli edifici circostanti e tutto il paesaggio urbano di Alberobello. Sul lato destro della facciata c’è un campanile alto circa 19 metri, anch’esso a forma di trullo.

Il Trullo Sovrano

Il Trullo Sovrano è uno dei più grandi Alberobello, costruito intorno alla metà del 1700 e disposto su due piani, con ben 14 metri di altezza. Attualmente è adibito a casa museo che è possibile visitare, con gli interni proprio come erano un tempo, ricostruiti grazie alle testimonianze degli abitanti più anziani del paese.

Il Trullo Sovrano, uno dei più grandi di Alberobello.
Il Trullo Sovrano, uno dei più grandi di Alberobello.

Nel periodo estivo il Trullo Sovrano ospita anche diversi eventi come spettacoli teatrali, concerti di piccole orchestre o complessi, serate di cultura e poesia.

Il Trullo Siamese

Il Trullo Siamese è uno dei trulli più antichi, composto di due coni e senza alcuna finestra. Secondo la tradizione, la suo forma è legata alla vicenda di due fratelli che vi abitavano in comune e che si innamorarono della stessa fanciulla, che pur avendo promesso fedeltà al fratello maggiore era in realtà innamorata del minore.

In realtà i trulli siamesi che si possono vedere ad Alberobello e dintorni sono davvero tanti.
In realtà i trulli siamesi che si possono vedere ad Alberobello e dintorni sono davvero tanti.

Appena l’intrigo amoroso si scoprì, la convivenza diventò litigiosa. L’edificio venne diviso da una parete ed ognuno dei due fratelli ebbe la metà del trullo. Ma i due trulli sono rimasti indivisibili nel tempo e le pietre grigie avvolgono le due cupole in un sinuoso abbraccio.

Il Museo del Territorio

Il Museo del Territorio di Alberobello è un grande complesso di 15 trulli comunicanti fra loro. È conosciuto anche come Casa Pezzolla, dal nome del medico che vi abitava nella seconda metà del 1700 e che era a servizio dei conti Acquaviva d’Aragona.

Il complesso di 15 trulli che forma il Museo Territorio di Alberobello.
Il complesso di 15 trulli che forma il Museo Territorio di Alberobello.

Il complesso è un perfetto esempio di architettura tipica locale, quella che dei trulli, che nel corso del tempo ha saputo anche avere un’evoluzione. Dal 1986 è di proprietà del Comune di Alberobello ed attualmente ospita il Museo del Territorio del posto, un luogo perfetto per conoscere meglio la civiltà dei trulli, le testimonianze relative alla storia di Alberobello, alle tradizioni ed al folklore del territorio.

Nelle sale dell’edificio è ospitato anche il locale Museo dell’Olio, visitabile con lo stesso biglietto, ma pare che la gestione di questo bene possa essere ancora molto migliorata, sia nella gestione da parte del personale che nelle possibilità di fruizione da parte dei visitatori.

Casa D’Amore

Il 22 giugno 1797, dopo il regio decreto di re Ferdinando di Borbone, il primo sindaco eletto di Alberobello, Francesco D’Amore, iniziava la costruzione della propria casa, la prima ufficialmente realizzata a cotto, quindi utilizzando la malta e non più a secco.

Casa D’Amore del 1797 è la prima abitazione non più costruita a secco.
Casa D’Amore del 1797 è la prima abitazione non più costruita a secco.

La posizione in cui venne costruita la casa non era casuale, il sindaco volle collocarla nelle immediate vicinanze di quella che era la residenza dei conti Acquaviva di Conversano, proprio per far capire che grazie al regio decreto la cittadina di Alberobello era passata da essere sottoposta al potere feudale ad essere una città libera.

Belvedere dei trulli, terrazza Santa Lucia

È un punto perfetto per fare una sosta e fotografare cupole e pinnacoli dei trulli dall’alto, in un panorama che lascia sicuramente sbalorditi. Si trova facilmente passeggiando per Alberobello perché si raggiunge da una scalinata che ogni turista percorre, proprio adiacente alla Chiesa di Santa Lucia.

Vista serale dal belvedere accanto alla chiesetta di Santa Lucia ad Alberobello.
Vista serale dal belvedere accanto alla chiesetta di Santa Lucia ad Alberobello.

Solitamente è un posto molto frequentato, chiunque vuole scattare foto e selfie con i trulli di Alberobello da questo punto panoramico, soprattutto con la magica atmosfera del tramonto. Qualche volta bisogna anche aspettare il proprio turno, ma è il luogo ideale per avere una visione d’insieme di questa cittadina pugliese così unica al mondo.

La Basilica dei Santi Medici Cosma e Damiano

Alberobello possiede anche begli esempi di architettura religiosa in stile più classico, come per esempio la Chiesa Matrice dedicata ai Santi Medici Cosma e Damiano e all’Immacolata Concezione, un’edificio in stile neoclassico della fine del XIX secolo.

La Basilica dei Santi Medici Cosma e Damiano di Alberobello.
La Basilica dei Santi Medici Cosma e Damiano di Alberobello.

Il culto dei Santi Medici ad Alberobello è stato introdotto proprio dal conte Giangirolamo II d’Acquaviva detto “il guercio di Puglia”, colui che diede vita alla nascita di questo borgo così particolare con le sue costruzioni a secco. Il conte, devoto per una grazia ricevuta durante la gravidanza dalla moglie Isabella da Rocca Padula, chiamò Cosimo il primogenito.

La chiesa attuale è stata edificata su una precedente piccola cappella del 1609, man mano ingrandita e riadattata, finché venne aperta al culto la nuova chiesa nel 1885. La chiesa è considerata anche un santuario, in quanto custodisce reliquie dei santi a cui è intitolata, che sono festeggiati il 27 e 28 settembre.

Cosa vedere vicino Alberobello

Il borgo incantevole di Alberobello ha diversi luoghi ed attrazioni che un visitatore può facilmente ammirare passeggiando per le sue viuzze, ma in genere basta un giorno per scoprirlo abbastanza bene, camminando a piedi.

Se stai facendo una vacanza in Puglia e resti ancora due o tre giorni — ma anche di più, non te ne pentirai! — puoi vedere innumerevoli posti anche nei dintorni di Alberobello, senza doverti spostare troppo da un punto di partenza nelle vicinanze.

Vediamo un elenco delle attrazioni nelle vicinanze, adatte anche a chi viaggia con bambini e vuole un ricordo piacevole anche per i più piccoli della famiglia di questo viaggio nel cuore della Puglia.

Acqua Splash Alberobello

Piscine, acquascivoli, idromassaggio e tante altre attrazioni per il divertimento di grandi e piccini. Questo acquapark si trova proprio ad Alberobello, appena fuori dal borgo antico, offre tantissimi servizi e può essere la scelta perfetta dopo una visita al paese nei caldi mesi estivi.

L'AcquaSplash si trova appena fuori da Alberobello.
L’AcquaSplash si trova appena fuori da Alberobello.

Grotte di Castellana

A soli 15Km da Alberobello si trova Castellana Grotte, il cui territorio carsico è scavato dalle grotte tra le più spettacolari che si possano trovare in Italia. Un regno naturale fatto di caverne, stalattiti e stalagmiti di oltre 3Km di lunghezza a 70 metri di profondità. La Grotta Bianca è una delle più belle del mondo, affascina a tal punto che molta gente resta emozionata.

La visita alle Grotte di Castellana ha un percorso di oltre 3 Km fra le meraviglie sotterranee.
La visita alle Grotte di Castellana ha un percorso di oltre 3 Km fra le meraviglie sotterranee.

Chiesa di Santa Maria di Barsento

Sulla strada per Noci, un altro piccolo e pittoresco borgo pugliese che possiamo visitare, si trova questa particolare ed antichissima costruzione religiosa con annessa una tipica masseria. Il posto in cui sorge è sempre stata una posizione strategica, sulla sommità di una collina che domina la vallata e le vie di collegamento tra l’Adriatico e lo Ionio.

La chiesa di Santa Maria di Barsento e la sua masseria sono uno dei posti più belli da vedere vicino Alberobello.
La chiesa di Santa Maria di Barsento e la sua masseria sono uno dei posti più belli da vedere vicino Alberobello.

Gli altri borghi della Valle d’Itria

Non c’è solo Alberobello con il suo aspetto caratteristico, anche le altre cittadine di questa particolare area della Puglia hanno migliaia di trulli disseminati sul territorio e tantissime cose da scoprire. Basta fare pochi chilometri per lasciarsi incantare dalla bellezza di Ostuni, Locorotondo, Cisternino, Martina Franca… Oppure arrivare fino al mare, alla vicina e meravigliosa Riviera dei Trulli, il litorale costiero fra i più belli d’Italia.

Ostuni, uno dei posti più affascinanti e visitati in Puglia.
Ostuni, uno dei posti più affascinanti e visitati in Puglia.

Zoosafari di Fasano

Una delle attrazioni più visitate ad ogni età, anche dai pugliesi stessi, dove seguendo un percorso automobilistico si possono osservare più di 3000 animali di oltre 200 specie. Grandi e piccoli possono rimanere sbalorditi dal vedere così vicini leoni, zebre, giraffe, scimpanzé, struzzi… e poi c’è anche un delfinario, mostre e musei e se non bastasse il parco divertimenti di Fasanolandia.

I leoni sono tra i tantissimi animali che si possono vedere da vicino allo Zoosafari di Fasano.
I leoni sono tra i tantissimi animali che si possono vedere da vicino allo Zoosafari di Fasano.