La città di Bari, adesso Città Metropolitana di Bari e non solo capoluogo di provincia e capoluogo regionale della Puglia, negli ultimi anni vive un interessante sviluppo dal punto di vista culturale, artistico e turistico.
Ma per cogliere lo spirito autentico di Bari si deve esplorare il folto intreccio di vicoli del centro storico — Bari Vecchia — dove non manca mai il profumo della focaccia barese e le signore tra Arco Basso e Arco Alto vendono le orecchiette fatte in casa. Se siete fortunati, potrebbero anche ospitarvi a pranzare in casa.
Cosa vedere a Bari
Tra i luoghi da non perdere a Bari, in una visita alla città vecchia, c’è il Castello Normanno-Svevo che Federico II ricostruì nel 1233, migliorandolo con nuove forme. L’atrio è coperto da volte a crociera, con capitelli tutti diversi, da cui si accede al cortile interno.
L’apice dello splendore lo ha raggiunto nel Cinquecento, con Isabella d’Aragona e sua figlia, diventando una fervente corte rinascimentale.
Alcuni ambienti del castello ospitano il Museo della Gipsoteca, con una bella collezione di calchi in gesso delle decorazioni architettoniche dei monumenti pugliesi più importanti.
A breve distanza verso il cuore del centro storico, si scopre la Cattedrale di San Sabino, il primo protettore della città, del XII secolo e che accomuna elementi medievali e barocchi. Al suo interno colpisce la cosiddetta trulla, il battistero della chiesa di epoca bizantina che nel XVII secolo viene adibito a sagrestia di forma circolare.
Oltrepassato l’Arco del Pellegrino, appare la maestosa e celebre Basilica di San Nicola, un altro splendido esempio di romanico pugliese, con la facciata chiusa ai lati da due torri (campanili di epoche diverse) che la slanciano verso l’alto.
L’interno a tre navate, fortemente romanico, presenta anche un controsoffitto barocco, con il ciborio più antico della Puglia risalente al 1150 (l’elemento a baldacchino che sovrasta l’altare).
Nella cripta sotto il transetto sono custodite le spoglie del santo Nicola tanto amato in tutto il mondo, visitate da migliaia di pellegrini.
Fuori, nelle strade, i profumi del cibo locale sono sempre più intensi e diventa difficile resistere ad un assaggio: sgagliozze (polenta fritta), pettole (frittelline di pasta tondeggianti), panzerotti e focacce.
Passeggiate fino al belvedere del Fortino Sant’Antonio per godere della vista del mare, fino ad arrivare al Museo Archeologico di Bari, nell’area dell’antico monastero di Santa Scolastica inglobato in un bastione delle mura cittadine, dove vedere anche l’area archeologica di San Pietro e le testimonianze di 4000 anni di storia.
Non hai conosciuto la vera Bari e la baresità tradizionale se non sei stato a Nderr ‘la lanze, il mercato del pesce vicino al Molo di San Nicola dove i pescatori locali fanno degustare le cozze crude e altre crudità di mare che sono amate dai baresi, magari insieme a una birra fresca.
Se invece preferisci le situazioni più eleganti ed i negozi dello shopping, puoi spostarti nelle vicine strade del quartiere Murat, in particolare Corso Vittorio Emanuele II, via Sparano e Corso Cavour, dove si trova anche il celebre Teatro Petruzzelli, il quarto più grande teatro d’Italia.
Cosa vedere vicino Bari
I dintorni della città di Bari e molti luoghi suggestivi della Terra di Bari si possono scoprire scendendo lungo la costa adriatica verso sud, dove il mare è una presenza costante nella vita e nelle tradizioni delle cittadine che vi si affacciano.
Ad una ventina di chilometri dal centro del capoluogo si incontra Mola di Bari, con un centro storico simile dove anche qui la Cattedrale, eretta nel XVI secolo in forme rinascimentali su un luogo di culto duecentesco, è dedicata a San Nicola.
Il Castello, di probabile origine angioina ma modificato agli inizi del XVI secolo, si erge verso la punta del promontorio tra cui è racchiuso il caratteristico porticciolo di questa località marinara pugliese.
Tra le calette della litorale frastagliato si giunge nel pittoresco borgo di San Vito, caratterizzato dall’Abbazia di San Vito Martire che sorge proprio in riva al mare ed è una frazione di Polignano a Mare con meno di 100 abitanti.
Polignano a Mare, località ormai rinomata anche per le sue tantissime apparizioni cinematografiche e per il legame con Domenico Modugno, si affaccia sul blu e verde delle acque dell’Adriatico con le sue case bianche a strapiombo sul mare.
L’insenatura di Lama Monachile, affollata spiaggia tra le pareti rocciose, è anche una delle tappe della Coppa del Mondo di Tuffi d’Altura, dove gli atleti si lanciano nelle acque cristalline da 25 metri di altezza.
Il centro storico del paese ha l’atmosfera tipica dei piccoli borghi pugliesi, dove perdersi tra i profumi delle cucine nei vicoli tra le case, che d’improvviso possono spuntare davanti alla bella Chiesa Matrice di Santa Maria Assunta, con la facciata che unisce elementi gotici e romanici.
Pochi km più a sud c’è Monopoli, altra località adriatica pugliese strettamente legata al mare, col suo intreccio di stradine del centro storico tra i palazzi e le case nella cinta muraria. Il Castello di Carlo V, costruito nel XVI secolo, ospita il Museo Archeologico, a breve distanza dal porto vecchio.
Da vedere il Duomo di Monopoli dedicato alla SS. Madonna della Madia, con l’alto campanile e la decorata muraglia laterale che protegge il piccolo sagrato dal vento.
All’esterno della città è molto suggestiva l’imponente fortificazione costiera del Castello di Santo Stefano, a ridosso della spiaggia di Porto Ghiacciolo, prima di giungere a Capitolo, la frazione balneare più turistica di Monopoli con bellissime spiagge sabbiose.
Nel magnifico entroterra ricco di campagne con uliveti e ogni genere di vegetazione, possiamo visitare quella che si definisce la capitale delle ciliegie ferrovia: Conversano.
Ma oltre alle prelibatezza gastronomiche locali, c’è un ricco patrimonio artistico che si può ammirare nella Pinacoteca Comunale, ospitata in due piani nell’imponente Castello di Conversano, con la Torre cilindrica all’angolo settentrionale.
Vicinissima la Cattedrale di Santa Maria Assunta, eretta a partire dall’XI secolo in stile romanico, caratterizzata da un rosone quattrocentesco a dodici raggi nella parte superiore.
Dopo la visita al Monastero di San Benedetto e diverse chiese, medievali e barocche, che sorgono nei dintorni si può scegliere di proseguire attraverso le Murge verso i bellissimi paesi della Valle d’Itria.
Puntando invece al cuore della regione noto per l’allevamento delle mucche e la produzione di latte, si può arrivare a Gioia del Colle, la città delle mozzarelle e del fior di latte.
A metà strada tra Bari e Taranto, quello di Gioia del Colle è uno dei castelli più belli della Puglia, di origine bizantina e poi ampiamente rimaneggiato sia in epoca normanna che sveva.
Nelle vicinanze si trova anche uno dei siti archeologici più importanti della regione, nonostante sia poco conosciuto anche agli abitanti della Puglia: il Parco Archeologico di Monte Sannace, con i resti un antico abitato dei Peuceti risalente al X secolo avanti Cristo, antica popolazione italica che abitava le Murge Pugliesi.
Le Grotte di Castellana
A metà strada tra le colline di Gioia del Colle e la costa di Monopoli, si trova uno dei tesori più conosciuti della Puglia, le Grotte di Castellana. Si tratta di un imponente complesso di grotte di origine carsica scoperto nel 1938 nel territorio di Castellana, circa 40km da Bari, con un percorso sotterraneo da lasciare senza fiato che si sviluppa per tremila metri.
Le enormi sale delle grotte sono piene di stalattiti e stalagmiti e si possono visitare con due itinerari, uno più breve ed un altro completo.
Tra le tante grotte, per il bianco dell’alabastro spicca la Grotta Bianca, ma l’esplorazione diventa ancora più affascinante e indimenticabile se fatta con gli speleologi della speleo-night, nel buio della notte con casco e torce.