Il suggestivo e luminoso centro storico di Polignano a Mare, in provincia di Bari ed affacciato proprio sul mare, è oggi completamente dedicato al turismo ed è considerato uno dei più affascinanti della costa adriatica pugliese. Le sue terrazze panoramiche fungono da trampolini per tuffarsi nelle acque blu del Mar Adriatico.
Inizialmente una colonia greca, durante l’epoca romana divenne un’importante tappa lungo la Via Traiana che collegava Roma a Brindisi. La storia successiva è segnata dalla presenza di una significativa comunità veneziana, che la governò direttamente per parte del XVI secolo, contribuendo così alla sua vocazione commerciale.

Ancora oggi nel cuore del centro storico si erge il palazzo del Doge, antica residenza del governatore veneziano. Nel 1530 Polignano venne trasferita da Venezia all’imperatore Carlo V di Spagna. Durante il periodo di dominio aragonese, il commercio fiorì sotto la guida di sofisticati mercanti veneziani, che promossero la realizzazione di strutture difensive lungo la costa.
La città fu più volte meta di visite reali: nel 1797 re Ferdinando I delle Due Sicilie, accompagnato da moglie e figlio, sosta in Polignano durante il suo percorso verso Lecce, e dieci anni più tardi anche il re Giuseppe Bonaparte fu accolto con fasti e celebrazioni.
Le acque cristalline e le numerose calette rendono Polignano a Mare un paradiso per gli amanti del mare. Le grotte marine, accessibili in barca, sono tra le attrazioni più suggestive: escursioni per ammirare queste formazioni naturali offrono emozioni uniche.
Cosa vedere a Polignano a Mare
La Lama Monachile (conosciuta anche come Cala Ponte) venne edificata durante il periodo borbonico e si erge lungo l’antica via Traiana, offrendo il punto di vista più incantevole del borgo.
Nel Quindicesimo secolo, sotto la dominazione veneziana, serviva da porto commerciale. Le acque piovane delle aree elevate del paese sfociano in essa tanto che, in diverse occasioni, è stato osservato un innalzamento del livello dell’acqua, come accadde durante l’alluvione del 26 settembre 2006, che ne segnò profondamente il corso naturale.

Nel 1997 il ponte venne interamente rinnovato, assumendo un aspetto completamente nuovo. Dal 2008 al 2010 e nuovamente dal 2015, la spiaggia simbolo di Polignano ha ospitato l’unica tappa italiana del Red Bull Cliff Diving, la prestigiosa e spettacolare competizione internazionale di tuffi.
L’Arco Marchesale, noto anche come Porta Grande, fu eretto nel 1530 come parte della cinta muraria ed a partire dal 1780 divenne l’unico varco d’accesso al paese. Sulla volta a botte di questo arco si può ammirare un dipinto raffigurante la crocifissione di Cristo, risalente alla fine del Cinquecento, sebbene l’autore rimanga sconosciuto.
Sopra l’arco sorge una piccola chiesa, edificata intorno alla metà del Cinquecento e originariamente dedicata alla Madonna, che in seguito assunse il nome della Confraternita di San Giuseppe. Oggi l’Arco Marchesale separa il borgo nuovo da quello antico, fungendo da ingresso privilegiato al cuore del centro medievale di Polignano, dove si celano ancora numerose bellezze.

Affacciata sulla vivace piazzetta Vittorio Emanuele, nel cuore del centro storico di Polignano, la chiesa di Santa Maria Assunta rappresenta un importante luogo di culto e arte. Originariamente cattedrale fino al 1818, quando la diocesi di Polignano fu unita a quella di Monopoli, la chiesa fu consacrata nel 1295 e subì una completa ricostruzione nel 1580. Al suo interno si possono ammirare opere di grande valore, tra cui sculture attribuite a Stefano da Putignano e un magnifico polittico su tavola dorata realizzato da Bartolomeo Vivarini nel XV secolo.
La chiesa è anche un luogo di devozione per le reliquie di San Vito, patrono della città, conservate nella grande cappella a lui dedicata. Tra gli altri tesori conservati vi sono preziosi paramenti sacri ereditati dall’antico Monastero di San Benedetto, oggi scomparso, e una serie di arredi lignei di notevole fattura.

La piazzetta antistante, animata da caffetterie e piccoli negozi, è dominata dalla Casa dell’Orologio, un tempo sede dell’Università, e dal maestoso campanile, che aggiunge un tocco di fascino storico a questo angolo suggestivo della città. Una particolare curiosità: ancora oggi il grande orologio dello storico edificio viene caricato personalmente a mano dalla proprietaria della casa.

Tra le varie piattaforme che offrono una vista mozzafiato sul suggestivo strapiombo blu spicca la terrazza Santo Stefano, ricavata dalle fondamenta di un antico baluardo delle mura cittadine. Nelle vicinanze si erge la piccola Cappella di Santo Stefano, unica testimonianza rimasta delle numerose cappelle un tempo disseminate nel borgo. Oggi, non più adibita al culto, la cappella è stata trasformata in un vivace spazio espositivo, noto come Galleria d’Arte Pino Pascali – Santo Stefano, dove vengono allestite mostre temporanee di notevole interesse, arricchendo il contesto storico con un dinamico respiro artistico contemporaneo.
Allontanandosi dal centro storico, basta una breve passeggiata di 200 metri per scoprire uno degli angoli più suggestivi della Puglia: le incantevoli Grotte di Polignano. Queste formazioni naturali, celate tra le ripide pareti rocciose che si affacciano sul mare, offrono uno spettacolo unico, dove la luce del sole danza sulle acque trasparenti, creando effetti cangianti e giochi di riflessi che sembrano quasi magici. Ogni cavità nasconde un fascino particolare, modellato dal tempo e dalle onde.

Per vivere al meglio questa esperienza, ci sono diverse possibilità. Si può optare per il noleggio di una barca oppure fare un’escursione in sup o in kayak, mentre per chi cerca un contatto più diretto con il mare alcune grotte vicine al paese sono accessibili anche semplicemente nuotando. Tra le più rinomate vale la pena menzionare la Grotta della Rondinella, la Grotta Palazzese – celebre per il suo ristorante scavato nella roccia –, la Grotta dell’Arcivescovado e la Grotta delle Monache. Ogni grotta è un mondo a sé, pronto a regalare emozioni intense e ricordi indelebili.
A breve distanza dal centro abitato di Polignano a Mare si trova la frazione di San Vito, un luogo apprezzato per le sue incantevoli spiagge. Tra queste spiccano Porto Cavallo, raggiungibile attraverso un sentiero panoramico, Porto Contessa, una piccola baia di sabbia dorata, e ovviamente la spiaggia di San Vito, situata proprio ai piedi dell’antica Abbazia di San Vito Martire, fondata dai Benedettini nel X secolo.

L’Abbazia di San Vito Martire ha vissuto diverse trasformazioni nel corso dei secoli. Dal XVI secolo divenne la dimora dei frati minori conventuali dei SS. Apostoli, per poi passare al Regio Demanio nel 1785. Nel 1866 infine lo Stato la vendette ai marchesi La Greca, che ne sono ancora oggi i proprietari.
L’edificio si distingue per un imponente portico sulla facciata principale, arricchito da logge con arcate a tutto sesto. Sopra il transetto si eleva una piccola cupola circolare, mentre il campanile, una torre finemente decorata in stile barocco leccese, aggiunge un tocco di eleganza all’insieme. All’interno il portico si apre su un piccolo chiostro, un angolo di tranquillità dominato da un pozzo, che invita a una pausa di riflessione tra storia e spiritualità.

Tra Polignano e Monopoli, lungo la costa si erge Torre Incina, una delle torri costiere più affascinanti volute dal viceré Pedro di Toledo nel 1529. Con la sua struttura a pianta quadrata e i due livelli che ne definiscono il profilo, la torre è un esempio di architettura difensiva che ha resistito al tempo, grazie anche a un attento restauro avvenuto nel 1966. Oggi, oltre a essere un pezzo di storia, è diventata un punto di riferimento per chi cerca un angolo di mare incontaminato.
Ai piedi della torre si estende una cala cristallina, una vera e propria piscina naturale circondata da rocce e mare aperto. Questa insenatura è particolarmente amata dalle scuole subacquee della zona, grazie alle sue acque calme e ai fondali che, partendo da pochi metri di profondità, raggiungono i 24 metri appena fuori dalla cala. Un luogo ideale per chi vuole immergersi in un ambiente sicuro e ricco di fascino, perfetto sia per principianti che per sub più esperti.

Ma ciò che rende davvero speciale questo angolo di mare è un dettaglio che cattura l’attenzione di molti: una statua bronzea della Madonna, posizionata negli anni ’80 da un gruppo di subacquei locali all’interno di una grotta sottomarina, a circa 14 metri di profondità. Questo tocco di spiritualità e mistero, unito alla bellezza naturale del luogo, fa di Torre Incina e della sua cala una meta imperdibile di questo tratto di costa della Puglia.