I Salentini non amano definirsi genericamente Pugliesi. Il Salento infatti può essere a tutti gli effetti considerato una regione autonoma culturalmente dal resto della Puglia, una sorta di “Puglia nella Puglia” con una propria storia, una propria cultura e una propria lingua che ancora oggi si mantengono con indissolubile forza.
Molte sono le caratteristiche che rendono unica questa terra: dal Barocco leccese che caratterizza le costruzioni, alle distese di ulivi secolari che crescono contorti su un terreno particolare, estremamente rosso; per i diversi dialetti parlati in zone ristrette, che ci ricordano il passaggio di popoli antichi come i Messapi ed i Greci e per le antiche feste popolari che animano le notti estive. Ma soprattutto per il mare che lambisce le sue coste, di un colore azzurro cristallino e una qualità unica nel Mediterraneo.
Il Salento, l’area dell’Italia peninsulare che più di ogni altra ha risentito della cultura greca classica, è composta da una rete fittissima di paesini (infatti Lecce è la provincia più ricca di comuni) che custodiscono all’interno ricchi tesori, dai palazzi barocchi alle chiese affrescate, dagli scenari incantati e immacolati a una cucina composta con elementi poveri, provenienti dalle coltivazioni locali o dal mare, ma altrettanto ricca di gusto e sapori.
Una terra ricca, tipicamente mediterranea, spazzata dal vento forte di tramontana alternato al caldo e umido scirocco, abbagliata dal sole, che rendono il clima estremamente vivibile per tutto l’arco dell’anno.
Le diverse strutture turistiche del Salento offrono ai viaggiatori di tutte le tasche comode ed accoglienti sistemazioni, dai campeggi agli alberghi, dai villaggi alle splendide masserie dell’interno, ed altrettanto varie soluzioni culinarie.
Quasi infiniti possono essere i modi di percorrere questo incantato territorio, che in ogni momento è in grado di sorprendere il viaggiatore.
È un po’ come se la Penisola Salentina avesse un padre ed una madre naturali davvero speciali: il mare e la terra, la campagna. Il mare, quel Mediterraneo così ricco di tutta la storia che possiamo immaginare, ne accarezza le coste e si insinua in ogni anfratto dall’Adriatico allo Jonio.
Dall’approdo di Enea alle incursioni corsare su cui vegliavano le innumerevoli torri costiere, il mare è sempre stato interprete principale delle vicende storiche del Salento, con una costa che alterna lunghi tratti sabbiosi a scogli, scogliere e grotte marine.
L’entroterra salentino è uno scrigno che custodisce incalcolabili bellezze, arte, tradizioni e cultura. La campagna è caratterizzata particolarmente dai numerosissimi ulivi secolari, ma la vegetazione è ricca di molte altre coltivazioni: fichi, mandorli, fichi d’india, la vite, etc.
Ognuno dei tantissimi paesi del Salento conserva un suo centro storico con strade, piazze, castelli e palazzi che testimoniano una cultura millenaria. La pietra non è solo quella gialla e friabile degli edifici più nobili, la pietra leccese, ma anche quella durissima con cui sono realizzati i tipici muretti a secco che separano i piccoli terreni dei contadini e le loro antichissime costruzioni: pajare e furnieddhi.
Spiagge del Salento
Il Salento, lembo estremo della Puglia, è bagnato dal Mar Ionio e dal Mar Adriatico, con circa 200 chilometri di costa molto varia, dalle spiagge bianche di sabbia finissima alle suggestive scogliere ricche di grotte su un mare limpidissimo, incorniciate tra uliveti, profumata macchia mediterranea e pinete.
Partendo da Lecce, capoluogo della penisola salentina, si possono apprezzare le vicine marine di Torre Chianca, Frigole e San Cataldo, sulla costa adriatica e comodamente raggiungibili dalla città in poco più di dieci chilometri.
Proseguendo sulla costa adriatica si incontrano San Foca e la baia di Torre dell’Orso, con quasi un chilometro di spiaggia dominata dalla torre costiera cinquecentesca, dove i faraglioni delle Due Sorelle si specchiano nel mare del Canale d’Otranto.
La costa prosegue rocciosa fino a Porto Badisco, a metà strada fra Otranto — dove visitare Punta Palascìa, il punto più ad Oriente d’Italia — e Santa Cesarea Terme, un’insenatura naturale come un fiordo incastonata tra i costoni rocciosi e famosa per le terme e la caletta di Porto Miggiano, dove spiccano le torri di Sant’Emiliano e Minervino.
Imperdibile in questo tratto anche Baia dei Turchi, pochi chilometri a nord di Otranto, che deve il suo nome allo sbarco dell’esercito ottomano nel 1480, durante l’assedio della città.
La baia fa parte dell’Oasi protetta dei Laghi Alimini, uno d’acqua dolce ed uno salato, che formano uno degli ecosistemi più importanti in Puglia, con una magica spiaggia di dune selvagge e sabbia bianchissima con sedimenti di origine vulcanica.
La costa adriatica del sud prosegue con un litorale di scogliere mozzafiato passando per Castro Marina — con la grande Grotta Zinzulusa — Marina di Marittima e Marina di Andrano, Tricase Porto, Marina di Novaglie, il Ciolo — contraddistinto dal ponte alto più di 20 metri tra il fiordo a picco sul mare, meta di appassionati scalatori — fino a raggiungere Santa Maria di Leuca, dove lungo la costa si aprono circa 30 grotte marine, di grande interesse ambientale e naturalistico.
Le Maldive del Salento
Risalendo dalla costa Ionica si incontra l’insenatura della baia di San Gregorio, da Torre Vado in poi le bellissime spiagge di sabbia finissima che caratterizzano questo tratto del Capo di Leuca affacciato sul Mar Ionio.
Il must è la spiaggia di Pescoluse, “le Maldive del Salento”, un tratto di alcuni chilometri di spiaggia quasi tropicale, con sabbia bianca fine, acque cristalline e fondali molto bassi, dove le dune spuntano tra canneti e palmizi.
Il versante ionico prosegue con Torre Pali, anche questa marina di Salve, e Torre San Giovanni, la principale marina di Ugento. Fino a Gallipoli, con le spiagge di Baia Verde e Lido Pizzo, è un alternarsi di marine e località balneari che variano fra calette di sabbia poco frequentate e scogliere rocciose.
Santa Maria al Bagno e Santa Caterina sono le marine di Nardò su cui domina la Torre dell’Alto, fortezza aragonese che faceva parte del sistema di difesa costiero.
Oltre il suo promontorio si trova Porto Selvaggio, una riserva naturale di oltre mille ettari dove la natura è protagonista assoluta, proseguendo la risalita del versante ionico salentino fino alle località di Sant’Isidoro, Porto Cesareo e Torre Lapillo.
A Punta Prosciutto ancora lunghe spiagge caraibiche di sabbia fine e bianchissima, alte dune e distese di macchia mediterranea in un’area marina protetta che arriva fino a Torre Colimena, con la suggestiva Salina dei Monaci dove regnano i fenicotteri rosa.