Santa Maria di Leuca è una delle località balneari più suggestive del Salento, grazie anche al silenzio delle grotte carsiche e al verde delle pinete che si alterna al bianco delle case.
Splendide sono le ville dai nomi esotici che costellano la costa e che portano i segni dell’incrocio delle culture mediterranee molto sviluppate in questa zona.
A Leuca, estrema punta del tacco d’Italia, si incontrano il Mar Ionio ed il Mar Adriatico, nella marina racchiusa fra Punta Meliso e Punta Ristola si fondono le acque pulite e limpide del Canale d’Otranto e del Golfo di Taranto. Questo continuo scambio di correnti fra i due mari ricorda il millenario scambio di civiltà fra Oriente e Occidente, che proprio in questo luogo ha sempre avuto uno dei crocevia più importanti e trafficati.
Leuca è un vanto per tutti i salentini, non solo quelli che vivono nel Capo di Leuca, un gioiello prezioso ornato da coste alte e frastagliate ma anche morbide e sabbiose, con uno stupendo panorama capace di straniare ogni visitatore.
Il Promontorio Japigio di Leuca ha origini antichissime, testimoniate dalle iscrizioni messapiche, latine e greche che si trovano nelle grotte della sua meravigliosa costa, una punta estrema che da sempre ha suscitato notevole interesse negli storici.
Diverse campagne di scavo hanno individuato un villaggio risalente all’Età del bronzo, prima che qui sorgesse un tempio pagano dedicato alla dea Atena, la Minerva dei Romani, di cui parla anche lo storico Strabone perchè era visibile dai naviganti anche a chilometri di distanza, incutendo un certo timore.
Secondo la leggenda San Pietro, in viaggio dalla Palestina verso Roma, approdò proprio a Leuca e fece convertire gli abitanti al cristianesimo, abbattendo gli idoli pagani e trasformando il tempio in santuario cristiano.
Cosa vedere a Santa Maria di Leuca
Il Santuario di Santa Maria di Leuca
Il Santuario di Santa Maria di Leuca o De Finibus Terrae, diventato Basilica Minore nel 1990, è il maggiore centro spirituale di tutto il Salento: edificato probabilmente su un antico tempio dedicato alla dea Minerva, sono evidenti le tracce di un passaggio dal culto pagano al cristianesimo.
Secondo la leggenda popolare la visita al santuario è il primo passo per poter accedere al Paradiso. Dopo aver subito molte incursioni dai predatori che trovavano facile accesso dal mare, il Santuario fu ricostruito nel 1507 dai Del Balzo e ancora successivamente nel 1720, dopo il saccheggio da parte degli algerini. Le incursioni turche dei secoli precedenti sembra abbiano distrutto almeno cinque chiese e pregiatissime tele della Madonna, di cui si salvò solo la parte centrale che ancora oggi si ammira sull’altare maggiore della Madonna di Leuca con il Bambino.
Nel piazzale antistante la Basilica, l’alta colonna con il suo capitello corinzio su cui è collocata la statua della Vergine fu costruita nel 1694; pochi metri più avanti, di fronte al mare, la Croce Pietrina indica il luogo in cui San Pietro iniziò la sua predicazione.
Il faro di Leuca e Punta Meliso
Il faro di Leuca, appena fuori dal piazzale del santuario, è alto 48,6 metri e si trova a 102 metri sul livello del mare sulla penisola di Punta Meliso. Fu attivato, inizialmente a petrolio, nel 1866, per poi essere convertito all’energia elettrica nel 1937.
La sua potente lanterna si raggiunge salendo per una scala a chiocciola di 254 gradini ed il suo fascio di luce, in condizioni meteo ottimali, è visibile anche oltre 40 chilometri.
La Cascata Monumentale dell’Acquedotto Pugliese
Scendendo dal promontorio su cui si trovano la basilica ed il faro per mezzo di una doppia scalinata che arriva fino al vecchio porto dei pescatori, si costeggia la Cascata Monumentale dell’Acquedotto Pugliese.
La cascata, con la grandiosa scalinata e la colonna romana, rappresentano il punto terminale dell’acquedotto, che sfocia in mare proprio di fianco alle Grotte Cazzafri, due cavità profonde 30 metri che si trovano sotto Punta Meliso.
Dal 2015 la cascata è dotata di un impianto di illuminazione artistica e viene aperta con appuntamenti regolari che rappresentano uno spettacolo affascinante e suggestivo per tutti i turisti in vacanza nel Salento.
La Chiesa di Cristo Re
La Chiesa di Cristo Re, situata al centro della marina, è stata iniziata nel 1896 e costruita interamente in carparo, in uno stile romanico semplice e leggermente gotico. L’interno si compone di tre navate, con finestroni, capitelli, rosoni e pavimenti in mosaico che ricondano l’austerità delle antiche basiliche romane.
La Torre dell’Omomorto
Al termine del lungomare, nella zona più alta andando verso Punta Ristola, si trova la Torre dell’Omomorto, raramente chiamata anche Torre Vecchia, una delle tante torri costiere costruite tra il XV ed il XVII secolo lungo tutta la costa del Salento con scopi difensivi.
Attualmente si trova in discrete condizioni, ma a causa dell’incuria potrebbe crollare da un momento all’altro.
Le ville nobiliari ottocentesche di Leuca
La bellezza di Leuca, oltre che dal suo mare e dal suo ambiente naturale, è caratterizzata anche dalle tante ville ottocentesche di diversi stili architettonici che fecero costruire i nobili che trascorrevano qui la villeggiatura.
Si tratta di oltre quaranta bellissime ville nobiliari di cui Villa Romasi nella fine del 1700 è stata la prima; nel 1868 se ne contavano dieci. Nel 1874 fu edificata, sul lungomare, Villa La Meridiana, per via dell’orologio solare collocato sulla sua facciata, acquisita dalla nobile famiglia Serafini-Sauli.
Due anni più tardi, nel 1876, venne costruita Villa Mellacqua, con quel suo aspetto particolare in stile neogotico che la fa sembrare un piccolo castello per via dei torrioni ai quattro angoli.
Nel 1878 sorse Villa Sorelle Maruccia, attualmente denominata Villa Sangiovanni, poi nel 1880 la bellissima Villa Daniele, con il suo stile moresco e l’imponente struttura che sorge dalla roccia e si affaccia sulla baia del porto di Leuca.
Le grotte marine di Leuca
Meritano sicuramente le escursioni alle varie grotte marine della zona, tra cui la Grotta del Diavolo e quella detta Porcinara, affascinanti per le grandi porte, le iscrizioni greche e latine e le profondità raggiunte. Il 15 agosto la marina di Leuca si anima con la festa patronale della Madonna di S.M. di Leuca.
Cosa vedere vicino Santa Maria di Leuca
Quello del Capo di Leuca è un territorio ricolmo di ricchezze artistiche, architettoniche e culturali, oltre che di bellezze naturali, perchè da sempre scenario di vicende storiche di ogni genere. Tantissime bellezze che un viaggiatore dovrebbe ammirare non si trovano solo sulla costa, ma soprattutto nell’entroterra, tra le strade e le piazze dei paesini dove scorre lentissima la vita degli abitanti del posto.
Quali potrebbero essere alcuni dei posti e delle cose molto belle da vedere nelle vicinanze, per chi decide di fare una vacanza a Leuca?
Il ponte e il canalone del Ciolo
Il Ciolo è un piccolo fiordo sulla costa adriatica poco a nord di Leuca, che attraverso una gola rocciosa arriva dal mare fino all’abitato di Gagliano del Capo.
È una delle mete preferite per gli amanti del trekking, che si sviluppa in un paesaggio fantastico ricco di vegetazione spontanea ed uliveti.
Si può raggiungere da Gagliano del Capo, scendendo lungo la gola attraverso il Sentiero del Ciolo, per arrivare fino al mare, oppure da Leuca verso Novaglie lungo la strada litoranea Otranto-Leuca sulla costa di levante, fino ad arrivare all’impontente ponte che unisce i due versanti della gola, sospeso a 36 metri sul mare.
Il Parco Grotte Costiero e il Sentiero delle Cipolliane
Sempre sulla costa di levante nelle vicinanze del Ciolo, tutta la zona è ricca di percorsi mozzafiato, con sentieri che collegano il mare ai paesi attraverso le campagne.
Tutta la costa è ricca di grotte di origine carsica, dove la presenza dell’uomo fin dal Paleolitico è testimoniata dal ritrovamento di ossa fossili e frammenti di ceramica.
Tra le grotte “Le Mannute” la più suggestiva è la Grotta delle Tre Colonne, per via delle stalattiti che si sono formate a destra dell’ingresso. Si tratta di grotte sospese a decine di metri tra il mare e la strada sulla costa, di difficile accesso anche per speleologi ed alpinisti, certamente non posti dove andare a fare una tranquilla passeggiata.
Sono tante le altre grotte che si aprono lungo la costa rocciosa, tra cui la Cattedrale, la Grotta dei Ciauli, la Grotta delle Vore, la Grotta delle Cipolliane, la Grotta del Presepe, la Grotta della Bocca del Pozzo, eccetera.
In tutto questo tratto di falesie e rocce affacciate sul mare del litorale, non mancano le calette accessibili per la balneazione, ma sono piuttosto nascoste e conosciute solo dai locali, che saranno certamente felici di potervi aiutare con preziose informazioni.
La baia di San Gregorio
Si tratta della suggestiva marina di Patù, racchiusa in un’insenatura di grande bellezza sul litorale ionico a qualche chilometri di distanza da Leuca.
Già in epoca antichissima era un importante approdo per raggiungere la città messapica di Vereto, all’estremo sud della penisola salentina, che i Saraceni distrussero nel 924 e dai cui profughi nacque a breve distanza l’insediamento urbano di Patù.
San Gregorio oggi è una località di mare a metà strada tra Leuca e Torre Vado, sulla costa ionica del Salento, amata per il suo mare limpido e l’atmosfera rilassata che offre a chi trascorre qui una vacanza.
La Centopietre e la Chiesa di San Giovanni a Patù
La Centopietre è un monumento megalitico di Patù, una meraviglia archeologica costruita con 100 grandi blocchi di pietra che probabilmente aveva la funzione di monumento funebre o di tempio paleocristiano.
Sulla parete di fondo si intravedono tredici figure di santi, di ispirazione basiliana, ma l’umidità ed il tempo hanno cancellato quasi del tutto gli affreschi delle pareti. Dal 1873 è un “Monumento Nazionale di II Classe”.
Proprio di fronte alla Centopietre, a pochi passi di distanza, si trova la bella Chiesa di San Giovanni Battista, del X secolo e costruita in stile romanico-bizantino. La chiesa ha tre navate, una struttura molto semplice ed uno stile essenziale, caratteristica dell’arte romanica in Puglia.
La Torre cinquecentesca di Salignano
Nella piccola frazione di Castrignano del Capo, in una piazza della parte più antica del paesino, si può ammirare questa torre da difesa del 1550 costruita interamente in carparo. La torre, di forma circolare ed alta 15 metri e larga 20, era in stretto contatto con le altre torri costiere a difesa del territorio ed è dotata di cinque cannoniere e dieci piombatoi.
Attualmente è in buono stato di conservazione, recentemente ristrutturata, e viene utilizzata per diversi eventi culturali che si tengono anche sulla piazza circostante, in particolare nelle serate estive in cui i turisti rimangono affascinati dalle bellezze e dalle tradizioni di questo estremo lembo di terra nel Mediterraneo.
Leuca Piccola o Santa Maria di Leuca del Belvedere
A Barbarano del Capo, piccola frazione di Morciano di Leuca, si trova questo complesso storico monumentale del XVI secolo che è un bellissimo esempio di architettura rinascimentale.
I grandi sotterranei, visitabili quando il complesso è aperto al pubblico per la preghiera, ospitavano per la notte i pellegrini che si recavano al Santuario di Leuca, che qui potevano trovare ristoro nell’ultima tappa del pellegrinaggio.
Anche attualmente questo splendido luogo fa parte del Cammino di Leuca e degli eventi della Fondazione De Finibus Terrae e del Parco Culturale Ecclesiale.